NEWSLETTER INTERNAZIONALmente

INTERNAZIONALmente n. 4 - Sezione Doganale

5 motivi per cui aumenteranno i controlli connessi alla normativa GPSR

di

Dott.ssa Maria Francesca Zaccara, Customs Law Consultant presso C.A.D. Mestieri S.r.l.  

28 settembre 2025                                                                                                                                                                                          

Dal 13 dicembre 2024, con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 2023/988 (General Product Safety Regulation - GPSR), la sicurezza dei prodotti sul mercato europeo ha assunto una nuova dimensione. Le indicazioni operative dell’Agenzia delle Dogane, pubblicate a luglio 2025, sono uno dei segnali che il tema acquisirà sempre maggior rilevanza nel commercio unionale, con conseguente intensificazione dei controlli.

Particolare riguardo si ha nei confronti del tema dell’e-commerce, che si conferma un trend in rapida crescita: le stime UE attestano che le importazioni di articoli a basso valore (sotto i €150) nel 2024 sono giunta a 4,6 miliardi di articoli, quasi il doppio rispetto al 2023 e triplicato dal 2022; se il commercio elettronico consente di arrivare fino a 12 milioni di piccoli pacchi al giorno, ciò ha inevitabilmente impatti diretti anche su vigilanza e controlli doganali.

1.         Una cornice normativa che recepisce le sfide più attuali

Il GPSR ha sostituito la Direttiva 2001/95/CE, implementando gli obblighi per produttori, importatori e distributori di tutti i prodotti destinati all’immissione in consumo nel mercato unionale. L’obiettivo è stato non solo quello di armonizzare a livello unionale gli standard di sicurezza dei prodotti, ma anche di elevarli, rispondendo alle sfide dell’economia digitale ed alle esigenze legate alla tutela dei consumatori, del commercio leale e dell’ambiente.

L’espansione dell’e-commerce ha determinato una diffusione incontrollata di prodotti non conformi, contraffatti o pericolosi. I rischi per i consumatori, in particolare le categorie vulnerabili come bambini, anziani e persone con disabilità, richiedono controlli più frequenti e nuovi criteri di valutazione dei rischi (es. se il prodotto appare edibile o e comporta dei rischi per la salute mentale).

2.         La modernizzazione dei controlli doganali

Stando al Report on controls on products entering the EU market with regard to product compliance in 2024pubblicato in agosto 2025, l’e-commerce sta crescendo più rapidamente della capacità delle dogane di controllare ogni importazione. Diventa così essenziale tanto la cooperazione tra autorità doganali e di vigilanza, quanto il supporto dei nuovi strumenti digitali come Data Hub, ICS2 e Safety Business Gateway. 

Nella Circolare ADM n. 16/2025 del 10 luglio vengono infatti fornite agli uffici doganali alcune istruzioni operative per l’effettuazione dei controlli, quali un approccio integrato con le autorità (come il Ministero delle imprese e del Made in Italy) per le segnalazioni, criteri di rischio e procedure di sospensione dello svincolo dei prodotti non conformi. 

3.         L’ampia gamma di prodotti coinvolti

La normativa GPSR riguarda quasi tutte le categorie merceologiche, ad eccezione di mangimi, piante, prodotti fitosanitari, medicinali, alimenti, oggetti di antiquariato ed aeromobili. Rientrano altresì nel suo campo di applicazione i prodotti usati, ricondizionati, rigenerati, riparati, i gadget omaggio e gli IoT (Internet of Things), cioè quei dispositivi “connessi” alla rete che non possono prescindere da una valutazione sui rischi legati a sicurezza, vulnerabilità, privacy, uso improprio o attacchi informatici.

Viene definito infatti come “prodotto sicuro” quello che, in condizioni normali o ragionevolmente prevedibili di uso, compresa la durata effettiva dell’uso, non presenta alcun rischio o presenta solo rischi minimi, considerati accettabili e coerenti con un elevato livello di protezione della salute dei consumatori. 

4.         La logica preventiva del GPSR e le buone prassi

Gli adeguamenti richiesti alle imprese riguardano le procedure di analisi dei rischi, di raccolta e redazione della documentazione tecnica e la tracciabilità della catena di fornitura. Alcune buone prassi da adottare sono chiarite nelle FAQ della Commissione Europea, come il fatto che ogni prodotto abbia un fascicolo tecnico completo con tutti i rischi identificati, indipendentemente dalla gravità, oppure che l’etichettatura debba fornire informazioni di contatto dirette (email) e non possa limitarsi al QR code.

Non bisogna dimenticare infatti il ruolo centrale che assume il consumatore, che viene responsabilizzato in quanto l’aumento degli strumenti a sua disposizione per segnalare i prodotti non sicuri si affianca ad una maggiore quantità di informazioni di cui deve prendere coscienza. Viene potenziata la gestione dei reclami e dei richiami dei prodotti non conformi, che si sommano a sanzioni amministrative previste dal Codice del Consumo (D. Lgs. n. 206/2005) e al danno reputazionale.

5.         I soggetti coinvolti arrivano fino al marketplace

La Comunicazione della Commissione europea “A comprehensive EU toolbox for safe and sustainable e-commerce”  riporta alcuni dati notevoli relativi al mercato UE: circa il 70% degli europei acquista regolarmente online; il 76% ritiene che entro il 2030 l’e-commerce sarà tra le tecnologie digitali più rilevanti. Insieme all’aumento dei marketplace, sono aumentate però anche le segnalazioni dei consumatori sulla presenza di venditori online non affidabili.

Ecco perché, oltre agli obblighi per fabbricanti, importatori, distributori, nonché quelli di cooperazione con le autorità connessi alla figura del responsabile dei prodotti immessi sul mercato, vengono individuati obblighi precisi anche per il fornitore di mercati online, che svolge a funzione di intermediario nelle vendite a distanza. Le piattaforme devono garantire la conformità dei prodotti venduti tramite terzi, l’identificabilità dei venditori e attivare procedure rapide di ritiro in caso di prodotti pericolosi. 

In sintesi, l’aumento dei controlli GPSR riflette una realtà di mercato più complessa, digitale e globale, dove sicurezza, responsabilità lungo tutta la filiera e tutela del consumatore diventano priorità concrete per il legislatore.





Richiedi informazioni


Accetta le Condizioni sulla privacy