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Dott.ssa Betelehem Comba, collaboratrice e consulente in materia di contrattualistica internazionale e diritto del lavoro presso Studio Legale Comba e Dott. Federico D'Imporzano, collaboratore e consulente in materia di contrattualistica internazionale presso Studio Legale Comba e mediatore civile e commerciale presso Aequitas ADR.
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Quando il tasso di cambio diventa una variabile contrattuale.
Nel corso dei primi quattro mesi del 2025 il tasso di cambio euro/dollaro ha mostrato una notevole volatilità. Secondo i dati aggiornati della Banca Centrale Europea (BCE), il rafforzamento del dollaro statunitense è legato a una combinazione di fattori: la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve (Fed), l’instabilità geopolitica e la debolezza della crescita europea.
(Fonte: BCE – ECB Statistical Data Warehouse, EUR/USD Exchange Rate)
Queste oscillazioni hanno un impatto diretto e spesso sottovalutato per le imprese italiane che operano con l’estero. Un contratto stipulato in dollari americani può rapidamente trasformarsi in una perdita di margine, se il cambio si muove sfavorevolmente tra la firma e il pagamento.
In un quadro geopolitico, come quello attuale, è infatti molto facile perdere il controllo di tali aspetti e ritrovarsi in situazioni inaspettate, che possono compromettere la continuità aziendale.
Il rischio cambio nei contratti internazionali.
Il rischio di cambio si manifesta in tre situazioni tipiche:
Non tutte le imprese, in particolare le PMI, hanno accesso a strumenti finanziari di copertura. Per questo, il contratto stesso può e deve offrire protezione.
Possibili clausole da includere per proteggersi:
Parlane subito con i tuoi professionisti di fiducia.
Molte imprese evitano di porre il tema del cambio in fase contrattuale, temendo di complicare la trattativa e ritrovandosi invischiate in contenziosi estremamente complessi. In realtà, una gestione trasparente del rischio cambio riduce le tensioni nei momenti critici evitando contenziosi legati alla variazione dei prezzi e salvaguardando il rapporto commerciale tra le imprese.
In questa situazione globale incerta, infatti, il rischio valutario è una questione finanziaria, ed anche commerciale, che richiede strategia e prevenzione. Spetta all’imprenditore che opera nel commercio internazionale mettere in campo tutte le risorse e le attività volte a prevenire, con consapevolezza, tali rischi.
Includere clausole adeguate, redatte da professionisti con esperienza nel commercio internazionale consente alle imprese di prevenire contenziosi, proteggere i margini e negoziare da una posizione più forte.