Federico D'imporzano

Cinque consigli per realizzare una Joint-Venture in Cina

La Joint-Venture è uno strumento contrattuale indispensabile, nell’ambito del commercio internazionale, per finalizzare investimenti in mercati stranieri, dotandosi delle tutele necessarie che l’operazione commerciale comporta. Da questo punto di vista, la Repubblica popolare cinese ha offerto, e continua ad offrire, un vasto numero di possibilità di affari per le imprese italiane, grazie alla sua rapida espansione demografica e commerciale. Il sistema normativo cinese, tuttavia, presenta numerose particolarità e complessità, che è opportuno conoscere prima di legarsi commercialmente ad una società locale.
 
Per questi motivi, la Joint-Venture rappresenta strumento estremamente delicato, la cui stesura è opportuno curare assieme a professionisti di comprovata esperienza nell’ambito della contrattualistica internazionale.

 
Quali sono gli aspetti principali che un imprenditore italiano deve curare in caso di Joint-Venture in Cina ?

 
1. Corretta individuazione della controparte nel rapporto di Joint-Venture.
 
È necessario condurre operazioni di due diligence sul soggetto che è stato individuato come controparte della propria Joint-Venture, per verificarne la composizione patrimoniale, la stabilità finanziaria, nonché la convergenza sugli obiettivi che l’investitore italiano si pone.

 
2. Conoscenza e rispetto delle leggi cinesi.
 
Come accennato, la Repubblica popolare cinese disciplina tramite speciali leggi e regolamenti l’ingresso – anche commerciale – di stranieri all’interno del proprio territorio. Il rispetto di tali normative è fondamentale per tutelare l’impresa italiane e garantire il raggiungimento degli obiettivi che si è posta. Ciò, tuttavia, non deve spaventare: sarà sufficiente affidarsi a professionisti dotati di una rete di corrispondenti e partner affidabile e di comprovata esperienza.

 
3. Redazione di un contratto internazionale completo.
 
Sarà inoltre necessario negoziare e redigere un contratto di Joint-Venture completo e in grado di tutelare l’impresa italiana nel corso di tutta la sua esecuzione. L’accordo, in particolare, dovrà regolare gli obiettivi della collaborazione, il capitale della società e la sua ripartizione, le regole di amministrazione e gestione della società e la suddivisione degli utili. Si tratta della parte più delicata, in quanto nell’ambito del commercio globale, soltanto la redazione di un contratto completo e tagliato su misure rispetto alle singole esigenze dell’impresa, può garantire la tutela e la valorizzazione dei proprio asset e investimenti.

 
4. Aggiornamento costante sulle nuove normative.
 
Come in ogni Stato, la legislazione cinese può evolversi rapidamente. È, quindi, fondamentale, nel corso dell’esecuzione del contratto, restare aggiornati sulle possibili novità normative che potrebbero incidere sull’attività di impresa.

 
5. Riservare attenzione alla cultura aziendale cinese.
 
Quando ci si muove su un nuovo territorio è sempre opportuno sviluppare una attenta sensibilità verso gli usi e la culture aziendale del paese in cui si effettuano gli investimenti. Ciò consentirà di sviluppare relazioni più solide e di garantire maggior certezza negli affari.
 
In sintesi, le opportunità offerte dal mercato cinese possono essere ancor più valorizzate da parte delle imprese italiane, dotandosi di strumenti contrattuali adeguati che tutelino gli investimenti e consentano un’accurata gestione dei rapporti societari con i partner stranieri opportunamente individuati.

Dott. Federico D'Imporzano




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